venerdì 13 aprile 2018

Flora et Decora: la Basilica di Sant'Ambrogio in fiore


La Basilica di Sant'Ambrogio a Milano ogni anno si trasforma quando arrivano i fiori della manifestazione Flora et Decora e da luogo silenzioso, mistico e spirituale diventa un tripudio di voci, colori e profumi. Non perde nulla della sua bellezza, ma se mai ne acquista.
Oggi poi dalle nubi è uscito anche un timido raggio di sole a illuminare cotanto tripudio.
Quando si passa vicino a certe piante in vaso il profumo è intenso, soprattutto vicino a un Espositore che ogni anno porta a milano un numero non ben precisato (non ho mai osato chiedere) di varietà di lavanda.


Nei giardini della Basilica c'è la parte dedicata al Decora: monili, profumi, saponi, abbigliamento, arredamento da giardino, cibo artigianale di qualità. La varietà degli articoli articoli è meravigliosa e ogni anno mi incantano sempre i monili di Elena Boffi, che sono i miei preferiti.


Io non manco mai a questa manifestazione, mi affascina e mi rende sempre particolarmente felice. Inoltre ogni anno, come un rito, scelgo una piantina di pomodoro di una varietà particolare da sperimentare nel mio orto: un anno è toccato al pomodorino nano a forma di cuoricino (si può tenere anche in vaso e giuro, i pomodori sono a forma di cuoricino), un altro ancora la scelta è caduta sul pomodoro Beef (non ne sono restata molto soddisfatta), e quest'anno ho voluto esagerare con un pomodoro Chilo della Garfagnana.
Dall'azienda Agricola Tarricone Graziella ho comprato il pomodoro gigante e una meravigliosa piccola viola per la mia mamma. Decisamente questo è stato l'espositore più bello e interessante per me.


Ho ceduto inoltre ai profumi della Provenza con un sapone che arriva da Aix en Provence dell'espositore Le petit Plaisir e che mi ha inebriato e che mi ha già profumato tutta la borsetta.


Sono rientrata da questa spedizione con il mio piccolo bottino, il portafoglio un pò più leggero, la mente piena di splendidi progetti per il mio orto, gli occhi carichi di colori e il naso inebriato dal profumo dei fiori.



Buon pomeriggio Irene

Gnocchi di ricotta - la ricetta - e l'attesa della primavera


Io che desideravo tanto che la primavera arrivasse, finora non sono stata accontentata. La pioggia continua a scendere e sui monti attorno al lago di Como talvolta è persino neve; è vero una piccola spolverata che dura il tempo di un mattino.
Le piantine di piselli appena germinati ora saranno con le radici inzuppate e tutti infreddoliti, per non parlare delle fragole e del povero prezzemolo schiacciato a terra. Anche loro come me necessitano di belle giornate calde e ricche di luce....speriamo arrivino presto.
Mi consolo, in questo tempo freddoloso, ancora con un piatto che è uno dei miei comfort food invernali; non perchè non possa essere mangiato anche ad agosto, anzi, ma perchè essendo un pò calorico io tendo a mangiarlo più volentieri d'inverno e lascio le insalatone alla canicola estiva.


Di solito faccio questi gnocchi con la ricotta che ricavo dalla produzione delle mie formaggelle auto-prodotte di latte di mucca; è una ricotta dolce molto asciutta che talvolta faccio stagionare per grattuggiarla sopra la pasta. Se li volete fare, vi consiglio, quindi, di comprare una ricotta al banco del formaggiaio del tipo sodo che si compra a fette. Ho provato a farli con la classica ricotta che si compra nel banco frigo in vaschette di plastica ma finivo per metterci troppa farina e per perdere il sapore buono del formaggio, oppure mi si sfaldavano in cottura.

Gnocchi di ricotta (ricetta per 4 persone)
mezzo kg di ricotta soda (di mucca o di capra se volete un sapore più spiccato)
due tuorli
6 cucchiai di farina (usate quella che preferite, io uso una tipo1)
6 cucchiai di parmigiano reggiano grattuggiato
Sale q.b.
Per il condimento: burro e timo (o altre erbe a vostro gradimento)

Mettere la ricotta in una ciotola, unire i tuorli e amalgamare bene fino a non avere grumi; aggiungere il parmigiano e mescolare; aggiungere solo per ultima la farina poco per volta in maniera da valutare bene la consistenza desiderata.
Infarinare bene il piano di lavoro, metterci sopra l'impasto degli gnocchi e ricavarne tanti rotolini e poi degli gnocchi della misura che preferite.
Io ultimamente li faccio per comodità a forma di quenelle perchè mi piacciono molto morbidi. Faccio le quenelle e le lascio cadere su un vassoio infarinato. Vi lascio un video qui per imparare come si fanno, è molto semplice.
Mettere a bollire una capiente pentola d'acqua leggermente salata; nel frattempo fare fondere in un pentolino una noce di burro a persona con un pò di timo a vostro gusto fino a farlo diventare di un bel colore dorato.
Gettate gli gnocchi quando l'acqua bolle molto bene e scolateli delicatamente con una schiumarola appena salgono a galla.
Metteteli nei piatti e conditeli con il burro fuso e timo.


Io ne faccio sempre una dose abbondante perchè si possono congelare e sono un'ottima cenetta speedy per quando torno a casa dall'ufficio tardi.
Si possono congelare sia prima sia dopo la cottura in queste due modalità:
1. Prima della cottura: si posano su un vassoio infarinato o su un pezzo di carta forno ben oliato e si mettono in freezer ben distesi per almeno tre ore. Una volta congelati si porzionano, io solitamente li divido in sacchetti monodose di 12 quenelle a testa; questa tecnica è più valida per gnocchi molto morbidi come quelli che piacciono a me;
2. Dopo la cottura: una volta cotti si scolano molto bene con la schiumarola e si mettono su un piatto ben oliato, si fanno raffreddare e si mettono in freezer ben distesi per almeno tre ore. Una volta congelati si porzionano; con questa tecnica gli gnocchi restano più sodi.
Per cuocerli basta gettarli ancora surgelati nell'acqua che bolle in maniera decisa e proseguire con la cottura degli gnocchi appena fatti.
Vi assicuro che anche surgelati sono superlativi.

Spero che anche questa nuova ricetta di cucina possa esservi piaciuta. Spesso si comprano tante cose confezionate, decisamente meno buone di quelle fatte in casa, senza sapere che con poche accortezze si possono congelare tante porzioni per cene in cui non si ha tempo di mettersi ai fornelli.
Ciao Ciao Irene