martedì 1 settembre 2015

Giardini di seta: Villa Bernasconi - Cernobbio

In questi mesi, a Como e Cernobbio, grazie alla Fondazione Antonio Ratti e a molte aziende seriche del panorama lariano è stata allestita la mostra: "Giardini di seta. Tessuti, abiti e botanica del territorio lariano".
Tale mostra è piccola eppure ricchissima di spunti e storia dell'antica e prestigiosa tradizione serica e creativa del territorio comasco.
Ogni iniziativa di questo genere mi affascina moltissimo. La moda non può e non deve essere solo uno spunto passeggero che vive solo il tempo di una stagione. Essa produce opere d'arte che devono affascinare e superare il tempo. Ecco perché apprezzo così tanto il vintage e la sartoria.
In particolare credo che la passione per il cucito sia un modo di vivere con intelligenza anche ciò che indossiamo. Se ci abbiamo messo mesi a cucire quel capo, dedicandogli ore e cura, ben difficilmente lo getteremo nel bidone della spazzatura dopo appena una stagione.

Villa Bernasconi, sede a Cernobbio della mostra, ospita i tessuti e gli abiti del 900. Già la villa in sé meriterebbe la visita. Sembra uno scrigno, con numerosi riferimenti botanici che fanno da cornice perfetta ai tessuti nelle teche.



La mostra era suddivisa in diverse sale contraddistinte ognuna per diverse tematiche: sala erbe aromatiche, sala delle rose, etc....
All'ingresso ti accoglievano due manichini con un abito di Ferrè (primo piano) e uno di Capucci (secondo piano).


La sala più bella dell'intera mostra era assolutamente quella dedicata alla rosa: al centro c'era creazioni di Versace, Valentino e Yves Saint Laurent, alle pareti drappi di tessuti preziosi ispirati alle rose in ogni forma e colore.


Gianni Versace, p/e 1988
Rosa Canina e rosa pimpinellifolia
Archivio Bedetti, anni '50

Queste foto sono solo un piccolo assaggio di ciò che ho ammirato. Certi tessuti sono unici, delle vere e proprie opere d'arte. Peccato non poterli assolutamente comprare in un negozio di tessuti per privati.
Al prossimo post la recensione e le foto della parte della mostra ospitata alla Fondazione Ratti, Villa Sucota, Como.
Se volete approfondire o scoprire altre cose sulle mostre e il territorio lariano questo è il link della Fondazione Antonio Ratti.
Ciao Irene

Nessun commento:

Posta un commento